#HelpUkraine: gli aiuti di AVSI per gli ucraini in fuga in Polonia, Romania e Moldavia

Con l’inizio della guerra in Ucraina, migliaia di persone hanno varcato il confine verso l’Europa, soprattutto donne, anziani e bambini. Grazie alla rete di AVSI  in Polonia, Romania e Moldavia abbiamo garantito aiuto agli ucraini in transito e a chi ha scelto di restare.

Con l’inizio della guerra in Ucraina, migliaia di persone hanno varcato il confine verso l’Europa, soprattutto donne, anziani e bambini.

Grazie alla rete di AVSI nei paesi di confine con l’Ucraina in Polonia, Romania e Moldavia abbiamo garantito aiuto in emergenza: accoglienza nei centri, collaborazione per la registrazione degli ucraini in fuga e distribuzione di beni di prima necessità.

Alcuni ucraini sono solo transitati in questi paesi. Altri sono restati e per loro AVSI ha attivato progetti di integrazione: corsi di lingua, aiuto per trovare un alloggio, inserimento lavorativo.

La risposta di AVSI in Polonia

In Polonia, AVSI collabora con AVSI Polska a Varsavia, Chelm, Wegrow, Lublin e Lowicz ed ha attivato partnership con la Caritas Lublino e le municipalità di Chelm, Wegrow, Lowicz e con imprese private.

Dopo gli interventi di primissima emergenza l’attività di AVSI si è focalizzata sull’integrazione attraverso il lavoro: abbiamo organizzato corsi di formazione sia tecnica sia linguistica, promosso programmi di inserimento lavorativo dei rifugiati (targeting e selezione, collocazione lavorativa) in collaborazione con 15 aziende.

Uno degli ostacoli principali per le donne era l’impossibilità di prendersi cura dei propri figli e cercare lavoro: AVSI si è occupata di inserire i bambini nelle scuole dell’infanzia del territorio o negli asili aziendali e di proporre attività ricreative e psico-sociali.

“Tra le sfide più grandi del nostro intervento in Polonia – spiega Maria Gaudenzi che coordina la risposta di AVSI all’emergenza – c’è il fatto che i rifugiati che incontriamo sono molto provati dalla guerra, spesso sono scappati dall’Ucraina senza sapere poi cosa fare, dove andare e comprensibilmente i loro piani cambiano con l’evolversi della situazione. Molti di loro sono persone altamente qualificate, mentre le offerte di lavoro e i relativi salari sono di un livello inferiore. Non è facile scegliere di stabilirsi in un altro Paese, ricominciare da capo. Per questo offriamo anche un supporto psicologico e per la gestione dei figli”.

emergenza ucraina avsi in polonia -Valerio-Muscella
Il 28 febbraio un team di AVSI esperto di emergenze umanitarie arriva in Polonia per identificare i bisogni più urgenti. Nella stazione ferroviaria di Chelm viene organizzata la primissima accoglienza per i profughi, la maggior parte sono donne con bambini piccoli e una borsa preparata in fretta. “I nostri mariti e i nostri figli maggiorenni sono rimasti a combattere, speriamo di tornare a casa al più presto.

Con i fondi raccolti abbiamo aiutato 7400 rifugiati in Polonia

  • 7.300 rifugiati assistiti nei centri di transito e prima accoglienza
  • + 1000 rifugiati registrati nella banca dati dei progetti che promuovo l’inclusione lavorativa e 30 aziende registrate
  • 141 donne ucraine sono state assunte da 15 aziende polacche
  • 48 bambini sono stati inseriti in centri per l’infanzia per permettere alle loro madri di partecipare ai corsi o lavorare
  • 95 persone hanno partecipato a corsi su soft skills e tecnici (14 corsi attivati) e/o corsi di lingua polacca (60 corsi attivati) 

La risposta di AVSI in Romania

In Romania AVSI opera in collaborazione con Asociația FDP-Protagonisti in educatie e in partnership con le organizzazioni FaraKAIROS Inima de Copil oltre che con le municipalità di Suceava, Galați, Isaceea e i Servizi Sociali del Governo Rumeno a Bucarest.

AVSI tra marzo e dicembre 2022 si è occupata di accogliere rifugiati ucraini a Suceava (per gli ucraini entrati in Romania da Siret); Galati (per gli ucraini entrati in Romania da Isaccea) e Bucarest: abbiamo gestito lo spazio per l’accoglienza alla frontiera e aiutato circa 14.000 rifugiati in transito con distribuzione di beni di prima necessità. Ci siamo occupati inoltre di smistare gli aiuti alla frontiera e trasportarli verso l’Ucraina (principalmente prodotti alimentari).

Abbiamo sostenuto circa 100 famiglie con interventi di medio-lungo periodo: sostegno psicosociale e di protezione per persone vulnerabili, inserimento a scuola e in attività sportive per i bambini, individuazione dei beneficiari per le attività di cash for rent e l’inserimento lavorativo

AVSI romania assistenza a profughi ucraini
AVSI romania assistenza a profughi ucraini

La risposta di AVSI in Moldavia

In Moldavia, grazie alla collaborazione con Fundatia Regina Pacis (ente della Diocesi di Chisinau) AVSI ha aiutato 390 persone principalmente attraverso la distribuzione di cibo, beni di prima necessità, kit sanitari e per l'igiene personale.

Cosa possiamo fare ancora insieme

AVSI intende proseguire le attività di integrazione dei rifugiati in Polonia e Romania, in particolare attraverso corsi formativi e aiuto per l’inserimento lavorativo collaborando con aziende del territorio

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